
Incidenti Stradali e Mortalità nel 2021, un anno dopo il Covid
La pandemia ha cambiato tanto nelle nostre vite e ci ha messo davanti a nuove sfide. Un dato però è andato migliorando: il tasso di incidenti e di vittime sulle strade. Il 2020 aveva visto un drastico calo nei numeri in tutto il mondo, dovuto alle restrizioni sugli spostamenti. Secondo i dati pubblicati da Istat, nel 2021, i numeri tornano purtroppo a salire, tornando a toccare i picchi simili al pre-pandemia nei mesi estivi.
Numero di incidenti in Italia nel 2021 e le loro cause.
In Italia nel 2021, si registrano 2.875 decessi su strada (20,0% in più rispetto all’anno precedente), 204.728 feriti (+28,6%) e 151.875 incidenti stradali (numero in aumento del 28,4% rispetto al 2020). Ben il 73% degli incidenti risultano avvenire su strade urbane e solo il 5% in autostrada. Tra le cause degli incidenti stradali non ci sono grandi sorprese: al primo posto la distrazione alla guida, seguito dal mancato rispetto della precedenza e un consistente 10% è da imputarsi a velocità troppo elevata.
Ciò che è in cambiamento purtroppo è la tipologia delle vittime. Mentre rimangono ai primi tre posti in ordine decrescente gli utenti di autovetture, di motocicli e pedoni, gli utenti di biciclette e monopattini elettrici sono diventati l’8% delle vittime. Il dato non coglie di sorpresa, considerato le notizie frequenti e i dibattiti pubblici riguardo alla sicurezza dei monopattini elettrici. In diminuzione rispetto al periodo pre-pandemia invece le vittime tra gli utenti di autocarri.
I mesi estivi sono quelli che attestano il maggior numero di vittime sulla strada, a ricordarci, come sempre, dell’attenzione particolare da prestare alla guida tra giugno e settembre, quando trionfa lo spirito vacanziero.

Sicurezza stradale e impatto della pandemia
I dati del 2021 riguardo agli incidenti stradali in Italia sono più preoccupanti rispetto all’anno precedente, ma comunque migliori di quelli del periodo pre-pandemia.
Risultano di fatto un -9,4% di vittime, -15,2% di feriti e in generale-11,8% di incidenti su strada. Questo calo offre scenari per un futuro più sicuro, fatto di maggiore sostenibilità, lavoro da casa, minor utilizzo di autoveicoli privati.
Il Piano Nazionale Sicurezza Stradale (PNSS), stilato dal Ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili lo scorso aprile, prende in considerazione tutti i fattori e gli scenari appartenenti al nostro periodo storico e insieme ai programmi dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite stabilisce cinque elementi essenziali che riflettono una visione olistica della sicurezza stradale:
– strade e margini stradali più sicuri;
– veicoli più sicuri;
– uso della strada più sicuro da parte degli utenti;
– velocità adatte alla funzione e al livello di sicurezza della strada;
– assistenza post-incidente.
Sicurezza stradale in Italia e in Europa
La situazione italiana rispecchia il trend europeo: di fatto il numero di incidenti stradali risulta in aumento del 6% rispetto al 2022, ma comunque ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia. Siamo ad ogni modo lontani dagli obiettivi della strategia “Vision Zero”, che immagina un 2050 scevro di morti su strade. Intanto si punta al medio termine: la riduzione del 50% degli incidenti con infortuni gravi tra il 2022 e il 2030. Intanto, la Commissione Europea ha pubblicato un piano di azione, per il quale uno degli indicatori è la riduzione della velocità. A livello europeo, sono ben un terzo gli incidenti stradali causati da eccessiva velocità.
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