
Il nuovo DDL sulla sicurezza stradale e la Riforma del Codice della Strada
Su proposta del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il 27 giugno 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada. Il disegno di legge dovrà quindi passare il vaglio di Camera e Senato, con possibili modifiche anche sostanziali e con tempi non certo brevi: il Ministro ha auspicato che le nuove norme possano diventare legge dello Stato nell’autunno, ma è facile presagire che ciò non avvenga prima del 2024.
Il ddl contiene molti dei suggerimenti e delle idee condivise in vari incontri con associazioni, enti, esperti e addetti ai lavori e prevede un rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con l’introduzione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici e l’obbligo, per gli stessi, di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. Secondo il ddl, sarebbe punibile, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, guidare avendo assunto droghe, e la positività al test rapido farebbe scattare immediatamente il ritiro della patente e successivamente anche il divieto di conseguire il titolo di guida per tre anni.
Linea dura anche per l’utilizzo dei cellulari alla guida: decurtazione dei punti e sospensione della patente per chi usa in maniera scorretta il cellulare o commette altre violazioni pericolose (circolazione contromano, sorpasso azzardato, mancato utilizzo dei sistemi di sicurezza per bambini).
Il disegno di legge prevede, poi, nuove norme sui monopattini, con l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Maggiori garanzie anche per i ciclisti, con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane che extraurbane, prevedendo – ove possibile – almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra.
Quanto all’autovelox, sarebbero uniformate le tipologie di approvazione/omologazione e, con apposito regolamento, le modalità di utilizzo degli strumenti di rilevazione della velocità.
Nel corso del Consiglio dei ministri è stato, inoltre, esaminato e approvato il disegno di legge-delega per una riforma organica della disciplina sulla circolazione stradale, che risale al 1992.